Lo squartatore e il giudice

Oggi, quando noi vediamo un Jack lo squartatore che sgozza dieci donne tra le più povere e miserabili – e moralmente superiori ai tre quarti delle ricche borghesi -, il nostro primo sentimento è quello dell’odio. Se noi lo avessimo incontrato il giorno in cui ha sgozzato quella donna che voleva farsi pagare da lui i sei soldi pel suo tugurio, noi gli avremmo tirato una palla nel cranio, senza riflettere che la palla sarebbe stata meglio a suo posto nel cranio del proprietario del tugurio.
Ma quando noi ci ricordiamo di tutte le infamie che hanno condotto Jack lo squartatore a quegli assassinii; quando pensiamo alle tenebre nelle quali egli vagola, perseguitato dalle immagini attinte in libri immondi e dai pensieri inspiratigli da libri stupidi, il nostro sentimento si sdoppia. E il giorno in cui sapremo che Jack è nelle mani di un giudice, il quale è freddamente massacrato dieci volte più vite umane, di uomini, donne e fanciulli, che non tutti i Jack; quando lo sapremo tra le mani di questi maniaci a sangue freddo, o di quelle persone che inviano un Borras al bagno penale per dimostrare ai borghesi che vegliano sulla loro salvezza, allora tutto il nostro odio contro Jack lo squartatore sparirà e si rivolgerà altrove, trasformandosi in odio contro la società vile ed ipocrita, contro i suoi rappresentanti riconosciuti. Tutte le infamie di uno squartatore scompaiono dinnanzi a questa serie secolare di infamie commesse in nome della Legge. Ed è questa che noi odiamo.
Oggi, il nostro sentimento si sdoppia continuamente. Noi sentiamo che tutti siamo più o meno volontariamente o involontariamente i sostegni di questa società. Noi non osiamo più odiare. In una società basata sullo sfruttamento e il servaggio, la natura umana si degrada.
Però, man mano che il servaggio scomparirà, noi rientreremo nei nostri diritti. Noi ci sentiremo la forza di odiare e di amare, anche in casi complicati come quello che abbiamo ora citato.

Una precisazione su questo brano

Questo brano di Petr Kropotkin, tratto da “La morale anarchica”, è molto citato su Internet, ma in una versione tagliata, ideologizzata e indebolita. In particolare risulta che le prostitute sono moralmente superiori non a tre quarti delle borghesi, ma a tutte le borghesi, il che oltre a essere un’idea imbecille è una volontaria falsificazione del testo originale. Viene anche tagliata la parte in cui l’autore afferma che Jack ha subito i condizionamenti culturali della società borghese. Infine sparisce il riferimento a Borras, forse per paura che qualcuno si vada a documentare invece di commentare il post con 5 o 6 smile, un “tvb” e una citazione dei Sex Pistols, come si conviene nella società moderna.
Tutto questo è colpa di una persona sola. Tutti gli altri hanno fatto il copia-incolla. Qui invece il testo è stato copiato da una versione cartacea del testo. Non è stato difficile.

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